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Andamento delle temperature nel mese di Febbraio 2012, alle varie quote
della valle del torrente Pavone |
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Valle del Pavone |
Paese (Sorbo) |
Vado la Lepre |
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360 m s.l.m. |
595 m s.l.m. |
800 m s.l.m. |
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min. |
max. |
med. |
min. |
max. |
med. |
min. |
max. |
med. |
1^ decade |
-6,0 |
0,5 |
-3,1 |
-6,6 |
-2,4 |
-5,0 |
-8,5 |
-4,0 |
-6,7 |
2^ decade |
-6,2 |
7,0 |
-0,5 |
-2,1 |
3,7 |
0,6 |
-3,1 |
2,1 |
-0,8 |
2^ decade |
-1,6 |
14,0 |
5,3 |
3,0 |
11,6 |
6,6 |
2,3 |
9,8 |
5,6 |
mese |
-4,7 |
7,0 |
0,4 |
-2,1 |
4,0 |
0,5 |
-3,3 |
2,4 |
-0,8 |
min. assolute |
-13,6 |
-8,7 |
-10,6 |
max. più basse |
-2,7 |
-5,5 |
-7,2 |
gelate notturne |
24 |
15 |
18 |
giorni di ghiaccio |
6 |
12 |
12 |
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Statistiche
meteo relative a Castelnuovo paese |
IL FREDDO |
Mesi più
freddi dal 1951 |
anno |
temp.
media/scarto |
febbraio 1956 |
-3.4 °C/-8,0 °C |
gennaio 1985 |
-0,6 °C/-4,5 °C |
gennaio 1963 |
0,4 °C/-3,5 °C |
febbraio 2012 |
0,5 °C/-4,1 °C |
febbraio 2003 |
1,0 °C/-3,6 °C |
gennaio 1954 |
1,2 °C/-2,7 °C |
Temperature minime più basse dal 1992 |
28 dicembre 1996 |
-10 °C |
23 febbraio 1993 |
-10 °C |
02 marzo 2005 |
-9,7 °C |
04 gennaio 1993 |
-9 °C |
6 febbraio 2012 |
-8,7 °C |
Giorni
più freddi dal 1992 |
4 febbraio 2012 |
-7,4 °C |
6 febbraio 2012 |
-7,1 °C |
28 dicembre 1996 |
-7 °C |
4 gennaio 1993 |
-7 °C |
Decadi
più fredde dal 1992 |
1^ dec. feb. 2012 |
-5,0 °C |
1^ dec. gen. 1995 |
-2,1 °C |
2^ dec. feb. 1994 |
-1,6 °C |
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i dati in
corsivo sono poco accurati |
LA NEVE |
Neve
inverno 2012 |
31 gennaio 2 cm |
01 febbraio 38 cm |
02 febbraio 1 cm |
04 febbraio 1 cm |
06 febbraio 1cm |
10 febbraio 30 cm |
11 febbraio 15 cm |
12 febbraio 5 cm |
93 cm (max. evento 45
cm) |
Neve
inverno 2010 |
135
cm (max. evento 70 cm) |
Neve
inverno 2005 |
137
cm (max. evento 33 cm) |
p |
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L'EVENTO
A Castelnuovo si sono visti i primi
timidi fiocchi nel pomeriggio del 31 gennaio, ma è intorno alle 22
che la neve ha cominciato a fare sul serio, attecchendo al suolo
immediatamente, essendo scesa nel frattempo la temperatura sotto
lo zero.
Nella notte e nella mattinata del primo febbraio sono caduti
circa 40 cm di neve, con temperatura via via sempre più fredda e
prima giornata di ghiaccio. Notevoli gli accumuli eolici (fino
ad 1 m) nelle zone riparate dal forte vento di grecale. La
nevicata ha riguardato mezza Toscana, soprattutto la parte
centro-settentrionale e veramente storico è stato l'evento su Livorno, con circa 30 cm di accumulo anche sul mare.
I giorni successivi sono stati
contraddistinti da freddo intenso con cielo per lo più nuvoloso
e ulteriori deboli nevicate si sono avute nei giorni 2, 4 e 6 febbraio.
Parentesi relativamente mite il giorno 9 con temperatura massima
a Castelnuovo per la prima volta dopo tanti giorni di poco sopra lo zero. Nella notte però, il sopraggiungere di un
nuovo impulso gelido direttamente dalla Russia Europea, si è
tradotto in una nuova tormenta di neve protrattasi, con
intensità variabile, fino alla mattina di sabato 11. Anche
questa volta sono caduti circa 45 cm di neve farinosa, che si è sommata a
quella caduta precedentemente. Questa volta le zone delle
Toscana più colpite sono state quelle centro-merdionali, con
accumuli significativi anche nella città di Grosseto. Nei giorni
successivi di nuovo freddo intenso e altri 5 cm di neve sono
caduti nella notte del 12 febbraio.
Infine il gelo è andato
attenuandosi a partire dal 15 febbraio, quando una debole
perturbazione atlantica, pur portando un po' di nevischio in
mattinata, ha
contribuito ad addolcire sensibilmente l'aria, soprattutto in
quota. Le temperature si sono prima portate intorno alla norma e
poi qualche grado sopra, comunque l'innevamento ha resistito
bene fino al 17 febbraio. Una perturbazione nord-atlantica
ha portato prima un po' di pioggia il giorno 20, che poi dal
pomeriggio del 21 si è trasformata di nuovo in neve, ma con
accumuli modesti e solo nelle zone
superiori ai 600 m. Nei giorni
successivi però ha prevalso il mite anticiclone atlantico e le
temperature sono aumentate portandosi, soprattutto nelle ore
diurne, sensibilmente sopra la media, tanto che la neve si è
sciolta sempre più velocemente anche alle quote più alte.
LA STATISTICA
Ma andiamo ad analizzare più nel
dettaglio i dati meteo da me monitorati, come riportato nel
grafico e nelle tabelle riportate a fianco: veramente
impressionante risulta lo scarto termico riscontrato nei primi
quattordici giorni del mese con una anomalia media di -9 °C
rispetto ai dati di riferimento degli ultimi 20 anni, con punte
estreme di -11 °C nei giorni dal 3 al 6 e di -10 °C nei giorni 11
e 12. Se poi analizziamo le medie termiche rilevate alle varie
quote dalla varie stazioni meteo, si può osservare una prima
decade prettamente ciclonica, con gelo più accentuato in
alto (temperatura record di -10,6 °C misurata il giorno 6 agli
800 m di Vado la Lepre), seguita da una più anticiclonica con
riduzione del gelo, ma con accentuazione del fenomeno
dell'inversione termica notturna (temperatura record di -13,6 °C,
misurata il giorno 14 febbraio ai 360 m del fondo valle).
Ma
come si colloca questo mese nella statistica meteo? Sicuramente,
nonostante la sensibile riduzione dell'anomalia negativa con
l'avanzare del mese, possiamo collocare il secondo mese del 2012
come uno dei febbrai più freddi degli ultimi 60 anni, secondo solo al famosi febbraio '56. Infatti, pur non avendo
dati precisissimi riguardo a questo mitico mese, la temperatura
media stimata di allora dovrebbe essere stata inferiore di
almeno 4 °C rispetto a quella del febbraio 2012. Ad esempio,
prendendo in esame i dati relativi a Firenze Peretola abbiamo
uno scarto positivo appunto di quasi 4 °C, con una media di
0,3 °C del '56 contro un 4,2 °C di quest'anno; occorre comunque
precisare che nella più recente occasione Firenze è stata quasi
saltata dagli eventi nevosi e di conseguenza presumo che il gelo
abbia avuto meno modo di affermarsi, rispetto invece a quanto
successo sulla Colline Metallifere. Considerando poi anche i
mesi di gennaio, ecco che il febbraio 2012 si colloca come
quarto
mese più freddo degli ultimi 60 anni, ma comunque rimane terzo
come scarto dalla norma.
Prendendo in considerazione le
temperature minime, non si sono superati i record registrati
negli ultimi 20 anni da me monitorati, ma comunque è stato
probabilmente uguagliato o superato il record di
giornata più fredda (-7,4 °C il 4 febbraio) e sicuramente
infranto quello di decade
più fredda (-5,0 °C di temperatura media nei primi 10
giorni del mese).
Quindi l'ondata di gelo del
febbraio 2012, che non va poi così tanto smitizzata, si è contraddistinta essenzialmente per la durata
dei giorni con temperature estremamente basse (dodici sono stati
in paese i giorni di ghiaccio, cioè con temperatura sempre
inferiore allo zero!) e per il fatto che, a causa della forte ventilazione
e della nuvolosità del cielo, il freddo ha avuto i suoi massimi
effetti in quota; non a caso sempre Firenze non ha registrato
nessuna minima interessante, con solo -6 °C il giorno 15, ormai alla fine dell'evento.
Relativamente alla neve, senza
dubbio sono notevole più di 90 cm caduti in dodici
giorni, ma non sono stati superati i record degli ultimi inverni
2005 e 2010, sia come accumuli totali che come accumuli massimi
per singolo evento nevoso, non superando ad esempio la nevicata
del 9-10 marzo 2010.
CONCLUSIONI
Insomma siamo stati
davvero ad un passo dall'evento epocale e numerose sono le
analogie con le altre ondate di gelo storiche del passato. Ad esempio anche
il gennaio 1985 fu caratterizzato da circa 15 giorni di gelo
continuo e da una seconda parte del mese molto mite. Il febbraio
1956 invece fu probabilmente simile dal punto di vista delle
termiche più fredde, ma il gelo durò molto più a lungo,
praticamente per l'intero mese. Per quanto riguarda gli effetti
sulla vegetazione, anche in questo ultimo evento si è verificato
un danno alle colture di olivo, anche se non generalizzato
(colpite le piante più in alto e più esposte al sole) ed
ancora da quantificare. C'è da dire che gli eventi passati
riguardarono abbastanza uniformemente quasi tutta Italia,
"accontentando" un po' tutti sia in termini di freddo, che per
quanto riguarda la neve, mentre il febbraio 2012 non ha
dispensato nevicate omogenee, deludendo ad esempio le regioni
più settentrionali, compresa parte della Toscana e sommergendo
invece di metri e metri di neve la Romagna, le Marche e
l'Abruzzo. |